Cos’è e come funziona la leva finanziaria

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Oggi voglio parlarti di quel meraviglioso strumento finanziario chiamato ‘leva’. Come tutte le cose meravigliose però c’è molta confusione a riguardo, sia su ciò che effettivamente è questo mezzo, sia su come può essere utilizzato. Quindi cercherò di farla semplice, per fare un po’ di chiarezza sull’argomento e per spiegarti quali sono le strategie da seguire in modo tale da far fruttare i tuoi soldi tramite l’utilizzo della leva finanziaria.

La leva è uno strumento che permette ad un soggetto di acquistare o vendere delle attività finanziarie per un importo superiore al capitale effettivamente posseduto. L’utilizzo della leva finanziaria (o leverage – in inglese) permette quindi di incrementare il rendimento ottenibile da un investimento finanziario. E fin qui tutto meraviglioso. Ma c’è il risvolto della medaglia. Allo stesso modo in cui la leva finanziaria ci permette di moltiplicare velocemente il rendimento del denaro investito, un errato utilizzo può portare al rischio di andare incontro a ingenti perdite, considerato che saranno calcolate su un capitale maggiore rispetto a quello proprio. Per questo motivo la leva finanziaria è spesso definita come un’arma a doppio taglio: può incrementare sensibilmente la bontà del proprio risultato finanziario, ma può anche pregiudicare molto più negativamente il proprio budget, in caso di operazione a saldo negativo.

Per capire come funziona la leva finanziaria può essere utile partire subito con un semplice esempio. Ipotizziamo di avere 1.000 euro a disposizione, e di voler investire sulla società ‘Pinco Pallina’, quotata alla Borsa di Milano, acquistandone dei titoli. Ipotizziamo che, al termine del periodo di investimento, otterremo un guadagno del 20%. Se le previsioni dovessero dimostrarsi corrette guadagneremo 200 euro, ovvero il 20% di 1.000 euro, il nostro capitale investito. Se invece le cose dovessero andare male, e il titolo dovesse andare incontro a una perdita del 20%, alla fine del periodo di investimento avremo non più 1.000 euro, bensì 800 euro. Ora ipotizziamo che si voglia investire in tale titolo con una leva finanziaria (supponiamo una leva non troppo aggressiva, pari a 2:1). In questo caso, il capitale effettivamente investito non sarà pari a 1.000 euro, ma sarà pari a 2.000 euro, anche se noi ne abbiamo effettivamente investiti 1000. E gli altri 1.000 euro di differenza allora, ti starai chiedendo, da dove arrivano? È piuttosto semplice: questi 1.000 euro aggiuntivi sono una sorta di prestito che l’intermediario finanziario ci ha elargito per permettere a noi e a lui di avere un margine più ampio di guadagno. Gli operatori utilizzano infatti la leva per amplificare la loro esposizione ai vari mercati. Questo consente loro di mantenere più liquidità in portafoglio da dedicare ad altri investimenti. Ed è possibile utilizzare la leva sulla maggior parte dei mercati, come le azioni, il Forex, le materie prime, gli indici, i bond, gli ETP e i certificati. Importante sottolineare che per poter contabilizzare correttamente l’operazione bisogna tenere in considerazione il fatto che il prestito che l’intermediario finanziario ci ha concesso non è gratuito, ma bisognerà invece pagare delle commissioni e/o degli interessi sulla somma aggiuntiva del capitale iniziale. Quindi se l’andamento del titolo di questa società ‘Pinco Pallina’ dovesse andar bene, avremo ottenuto un guadagno di 400 euro, perché il + 20% di rendimento del titolo verrebbe calcolato non sul capitale che abbiamo inizialmente investito di 1.000 euro, bensì sul capitale influenzato dalla leva finanziaria , ovvero 2.000 euro. Se invece la nostra previsione non dovesse rivelarsi corretta, perché il titolo in quel frangente temporale ha perso il 20%, la nostra perdita non sarà più solamente di 200 euro, bensì di 400 euro perchè è calcolata sulla base del capitale aumentato con il leverage.

La domanda che forse ti starai ponendo dopo questa prosopopea iniziale  (e in tutto ciò spero di aver reso chiaro e comprensibile il concetto) sicuramente è : ma per quale motivo dovrei investire con la leva finanziaria? In parte, ne abbiamo già parlato. E, sulla base di quanto sopra anticipato, le potenzialità dell’utilizzo dell’effetto leverage sono allettanti per far fruttare velocemente i propri soldi. D’altro canto, investire con l’utilizzo della leva finanziaria significa poter ambire a rendimenti più elevati di quelli che potremmo permetterci con il nostro capitale, puntando ad una resa (o una perdita) maggiore di quella che saremmo in grado di ottenere senza il prestito dell’intermediario finanziario. Naturalmente, come ti ho già spiegato, la leva finanziaria funziona anche quando le cose vanno male e l’effetto moltiplicatore si può manifestare anche in perdita, purtroppo.  

A prescindere dagli esempi e dai rischi,  il concetto di fondo non cambia: la leva finanziaria ci permette di amplificare i rendimenti ottenibili da un investimento, nel bene (utile) e nel male (perdita). Un po’ come una lente di ingrandimento: non cambia l’essenza delle cose ma ne allarga i limiti.

Insomma, guai a sottovalutare la portata negativa delle operazioni con leva finanziaria. Sappiamo che un determinato livello di leverage è fisiologico per sostenere la nostra crescita economica e va bene, però è anche vero che  la storia ci insegna come in un sistema economico-finanziario sempre più globalizzato e interdipendente come quello attuale la leva finanziaria possa rappresentare un fattore scatenante delle bolle speculative. Quindi investiamo – cum grano salis – utilizzando cioè questo formidabile strumento della leva finanziaria facendo attenzione a quanto capitale versiamo inizialmente, consapevoli dei rischi a cui andiamo incontro. 

Se l’argomento ti è piaciuto e vuoi approfondire come far fruttare i tuoi soldi con il leverage contattami per una consulenza privata. Sarò felice di darti qualche dritta.  

 

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Andrea Bernardi

Andrea Bernardi

Esperto di Trading, Investimenti. Il numero uno nel fiuto delle truffe Online oggi molto utilizzate dagli scammers.

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